Organizzare corsi di arte e artigianato, visite didattiche, esperienze personalizzate, mostre ed esposizioni per creare nuove possibilità di incontro e conoscenza verso l’Arte e l’Artigianato direttamente presso gli studi, gli atelier, i luoghi di produzione artistica e artigianale del Mugello: questi sono gli obiettivi che hanno ispirato alcuni artisti ed artigiani mugellani nel far nascere la nuova Associazione denominata Scuola Diffusa del Mugello ASP.
L’Associazione è nata nel Novembre 2020 da un lungo percorso di incontri, partiti nella seconda metà del 2019.
Con il sostegno ed il Patrocinio del Comune di Vicchio, da Marzo 2022 a Dicembre 2024, l’Associazione si è anche occupata della gestione della Casa presso la quale, dal 1559 al 1571, Benvenuto Cellini ha vissuto - situata nel centro di Vicchio di Mugello (Firenze).
Stefano Parrini
Presidente
Manipolazione e Docenza materiale cuoio
Consiglio
Andrea Berti
Vice Presidente
Coltelleria artigiana
Paola Margheri
Consigliera
Scultura e Gioielleria
La Casa di Benvenuto Cellini
La vita avventurosa e intensa di Benvenuto Cellini si intreccia, negli anni della piena maturità artistica, con la storia di Vicchio, dove l’artista fiorentino soggiornò saltuariamente dal 1559 al 1571.
L’acquisto di una casa nel centro storico di Vicchio e di un piccolo podere “il quale si è a due miglia discoste da Vicchio inverso l’alpe” , come ricordato dallo stesso Cellini nella sua vita, avviene nel 1559 dopo la copiosa produzione artistica fiorentina (busto di Cosimo I De’ Medici, Ganimede, Il Perseo ecc…) e la condanna a quattro anni di carcere, che il Duca fiorentino commutò in arresti domiciliari.
L’acquisto del podere, il soggiorno dell’artista a Vicchio, il suo incontro con la gente e con il paese sono riportati con l’inconfondibile stile narrativo del Cellini, in alcune affascinanti pagine della sua autobiografia “Vita”, nelle quali si incontrano luoghi, nomi e personaggi dell’epoca. Narra, tra l’altro, di quando, durante la sua permanenza a Vicchio, fu invitato a cena da Pier Maria d’Anterigoli, detto “Sbietta”. In quella occasione gli fu offero cibo avvelenato, per causa del quale fu costretto a curarsi per un anno intero. I documenti storici e catastali forniscono dati certi circa l’appartenenza dell’edifico all’artista.
La casa, di proprietà della Città Metropolitana di Firenze, si trova nell’attuale Corso del Popolo, al suo lato estremo, in quel complesso di edifici che circondavano la Torre Fiorentina, minata e demolita durante la seconda guerra mondiale. Il primo documento di cui disponiamo è una mappa catastale del 1825, conservata presso il Catasto Generale Toscano dell’archivio di stato, che certifica “l’esistenza della Casa Cellini col numero 995, edificio con portico antistante ed annessa corte interna”.